anziani, malati, non autosufficienti, fragili a livello fisico e mentale, Alzheimer, nel tempo della malattia o in vista di interventi delicati, durante cure oncologiche: chemioterapie o radioterapie…
Programma per domenica 10 marzo 2024:
- ore 11:30 – Santa Messa con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi nella Basilica inferiore per superare agevolmente le barriere architettoniche
- ore 12:30 – Pranzo in compagnia e allegria nel chiostro della basilica (per chi desidera); occorre prenotarsi entro il 5 marzo:
- Telefono: 045 8006120 oppure 338 354 5855 – 349 564 5571
- Mail: parrocchiasanzenomaggiore@gmail.com (o, più velocemente, attraverso la pagina contatti del sito)
Informazioni Utili:
- Per il trasporto dall’abitazione alla Basilica è previsto un servizio con Croce Bianca; chi è in difficoltà faccia riferimento ai numeri sopraindicati o passando in parrocchia.
- Si sono resi disponibili alcuni volontari e infermieri per mettere a proprio agio quelle persone che hanno bisogno di assistenza, oltre ai familiari;
Un sacramento sconosciuto o “temuto” perché non compreso
L’Unzione degli infermi, come gli altri sacramenti, è un intervento del Signore Risorto a favore dell’uomo e della vita. È un sacramento di guarigione.
Nella sua situazione di sofferenza il cristiano non è un isolato: è membro di Cristo, fratello nella famiglia dei figli di Dio. Tutta lo comunità soffre per il suo male e invoca la sua salute. Il momento opportuno per celebrare l’unzione è quando c’è una malattia grave o nel caso di un anziano, che non soffre di particolari malattie, ma la cui condizione generale è debilitata.
Nella sua forma ordinaria il rito del sacramento ha tre momenti essenziali: la benedizione dell’olio, l’imposizione delle mani e l’unzione.
La Chiesa crede e professa che esiste, tra i sette sacramenti, un sacramento destinato in modo speciale a confortare coloro che sono provati dalla malattia: l’Unzione degli infermi.
È opportuno ricevere l’Unzione degli infermi prima di un intervento chirurgico rischioso. Lo stesso vale per le persone anziane la cui debolezza si accentua.
L’Unzione degli infermi “non è il sacramento soltanto di coloro che sono in fin di vita. Perciò il tempo opportuno per riceverla si ha certamente già quando il fedele, per malattia o per vecchiaia, incomincia a essere in pericolo di morte”
Dal Catechismo della Chiesa cattolica